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Rossella Orlandi (Agenzia Entrate): ecco come sarà il 730 precompilato

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Il direttore dell’Agenzia delle Entrate in commissione Finanze e Tesoro fa il punto sulle misure amministrative e normative volte a snellire i rapporti tra fisco e contribuenti.

Un sistema fiscale più equo e trasparente attraverso la riduzione di obblighi, comunicazioni e procedure onerose. Nell’audizione di oggi (ieri n.d.r.) al Senato, il quadro degli interventi amministrativi già realizzati e delle misure contenute nello schema di decreto legislativo sulle “semplificazioni fiscali”, per un Fisco più amico, aperto alle esigenze di cittadini e imprese.

La novità di maggior rilievo, sottolinea Rossella Orlandi, è l’introduzione, in via sperimentale dal 2015, della dichiarazione dei redditi “precompilata” da parte dell’Agenzia delle Entrate. Riguarderà 30 milioni di contribuenti (lavoratori dipendenti e assimilati e pensionati) che hanno i requisiti per presentare il modello 730.
Si tratta di una vera e propria “rivoluzione copernicana” che ridisegna i ruoli di cittadini e Fisco: è l’Amministrazione finanziaria a comunicare al contribuente quanto dovuto.
Quest’ultimo potrà accedervi, a sua scelta, direttamente dal sito delle Entrate oppure delegando il proprio sostituto d’imposta, che presta assistenza fiscale, o un Caf o un professionista abilitato.

Per elaborare la dichiarazione precompilata, l’Agenzia utilizzerà le informazioni disponibili nell’Anagrafe tributaria (come la dichiarazione dell’anno precedente e i versamenti effettuati), i dati di banche, assicurazioni o enti previdenziali e gli elementi contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta, con riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, a quelli da pensione e ai redditi diversi. A partire dalle dichiarazioni del 2016, poi, si potranno aggiungere anche le informazioni rilevate dalla tessera sanitaria, come le spese mediche e di assistenza che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d’imposta.

Entro il 15 aprile di ciascun anno la dichiarazione sarà disponibile on line. Il contribuente potrà accettarla o modificarla, rettificando i dati comunicati o inserendo ulteriori informazioni. A seconda che accetti o modifichi la dichiarazione proposta dall’Agenzia è previsto un diverso iter dei controlli formali.

In caso di accettazione senza modifiche le dichiarazioni non saranno sottoposte al controllo formale in relazione ai redditi e agli oneri forniti all’Agenzia da soggetti terzi. Esclusione che non vale nel caso in cui il contribuente apporti delle modifiche (anche tramite il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale) rispetto alla dichiarazione proposta. In questa ipotesi i Caf o i professionisti abilitati provvedono all’integrazione della dichiarazione e all’apposizione del visto di conformità, e qui la novità. Infatti, le eventuali richieste di pagamento, derivanti dal controllo formale dei redditi e degli oneri, saranno inviate al Caf o al professionista che pagherà imposta, sanzioni e interessi nella stessa misura finora a carico del contribuente. Naturalmente, se l’intermediario si accorge dell’errore entro il 10 novembre dell’anno in cui la violazione è stata commessa, può trasmettere una dichiarazione rettificativa del contribuente. In questo modo pagherà la sola sanzione, mentre l’assistito si farà carico del versamento di imposta e interessi.
Per consentire il rispetto dei tempi di precompilazione, è anticipato al 28 febbraio il termine (attualmente 30 aprile) per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi ad alcuni oneri deducibili e detraibili sostenuti nell’anno precedente, quali interessi passivi sui mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, previdenza complementare, e al 7 marzo quello per la trasmissione all’Agenzia dei Cud da parte dei sostituti.

In alternativa alla precompilata, i contribuenti possono comunque continuare a presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie, compilando il modello 730 o Unico Pf.

Estratto da www.fiscooggi.it

rossella orlandi


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